Il carnevale a New Orleans, nel 2004, mi ha ridato la gioia della festa. Carnevale è infatti sempre stata una di quelle feste che non mi è mai piaciuta un granché. Forse perché ho sempre voluto vestirmi da principessa poi sono finita a essere una suora mezza blasfema, per inseguire un fidanzato che girava allegramente per strada con un'altra, fingendo che fosse sua cugina.
Carnevale a New Orleans: la mia sbornia colossale made in America
Poi, a 17 anni, studiando negli Stati Uniti, ho scoperto il carnevale a New Orleans, grazie alla mia super famiglia texana che mi ha portato a festeggiare lo spettacolare Mardi Gras, del quale onestamente ricordo ben poco... causa black out. Con Steven- il fratello americano, che assomigliava a Tom Cruise con gli occhi azzurri-, la sua fidanzata e il cugino Jordan, dopo aver svuotato il minibar, siamo finiti in strada a raccogliere i beads -le lunghe collane di perle colorate-, poi in una discoteca con il free open bar, e da lì in poi, boh, può essere successo il mondo, ma non ricordo proprio niente. La famiglia americana ancora ora mi sfotte per quella giornata delirante.Carnevale a New Orleans: perché è così famoso
Il carnevale a New Orleans, in Louisiana, è uno dei più famosi al mondo, e con la scusa di andare a vedere l'università in cui il bel Steven avrebbe studiato -come i suoi genitori-, l'ho potuto festeggiare. Il centro della festa è il French Quarter, il Quartiere Francese, in cui la mia family aveva un appartamento, e grazie al quale abbiamo potuto goderci la festa fino alla fine. Nonostante sia francese, quella zona è l'epicentro dell'eccesso: niente tabù per quanto riguarda l'alcool, la musica o i comportamenti. Esattamente come la Strip a Las Vegas e Duval Street a Key West.
Il carnevale a New Orleans, in particolare il Marti Gras -pronunciato solo ed esclusivamente alla francese- è uno di quegli eventi simbolo che la città difende a spada tratta, difendendone la sua identità . Tant'è che vanta anche di una bandiera tricolore, in vero stile francese: il viola della giustizia, l’oro del potere e il verde della speranza.
Si dice che i colori siano stati scelti nel 1872 dal Grand Duca Alexis Alexandrovitch Romanoff di Russia durante la sua visita in città . Vennero ripresi 20 anni dopo, durante la parata del 1892, dedicata al "Simbolismo dei colori".
Come in tutti i dolci per la Befana si deve includere al suo interno un piccolo oggettino, e chi lo troverà secondo la tradizione dovrà fare questo dolce il prossimo anno. Fortuna vuole che non è toccato a me, che all'epoca ero negata per i dolci, se non per i cookies. Eppure di fette ne ho divorate molte, tra una birra e l'altra...
Insomma, il carnevale a New Orleans è tutto da vivere, lasciandosi andare, almeno per un giorno, e pensando a divertirsi, collezionando tutti i gadget brandizzati possibili, comprese le patatine alla sour cream.
Il carnevale a New Orleans, in particolare il Marti Gras -pronunciato solo ed esclusivamente alla francese- è uno di quegli eventi simbolo che la città difende a spada tratta, difendendone la sua identità . Tant'è che vanta anche di una bandiera tricolore, in vero stile francese: il viola della giustizia, l’oro del potere e il verde della speranza.
Si dice che i colori siano stati scelti nel 1872 dal Grand Duca Alexis Alexandrovitch Romanoff di Russia durante la sua visita in città . Vennero ripresi 20 anni dopo, durante la parata del 1892, dedicata al "Simbolismo dei colori".
Carnevale a New Orleans: la tradizione del seno nudo a Burboun Street
Durante il carnevale a New Orleans, per il Marti Gras la tradizione vuole che chi sfila dia le collane di perle tricolore alle donne, non solo a quelle per strada, ma anche a quelle sui balconi. Gliele lanciano, e ovviamente bisogna fare attenzione a non prendersele in faccia. In cambio, le ladies mostrano il seno. E sì, l'ho fatto anche io, che nonostante fossi nella penthouse, ho ricevuto parecchi beads che poi ho tenuto per anni a casa dei miei, appesi al letto. Finché un giorno, dovendo fare trasloco, li ho regalati quasi tutti.Carnevale a New Orleans: l'immancabile King's Cake, il Pane dei Magi
Se ti capita di andare al carnevale a New Orleans, ma la trasgressione non fa per te, almeno concediti un peccato di gola assaggiando la King’s cake, la tipica ciambella preparata nel periodo che va dall'Epifania alla Quaresima. Chiamato Pane dei Re Magi in italiano, consiste in un ricco pane lievitato dolce e aromatizzato, ricoperto di glassa bianca e di zucchero colorato nei tre colori verde viola e giallo. Al suo interno, come per molti dei dessert dell'Epifania, viene inserito un piccolo oggetto, e chi lo trova dovrà preparare, a sua volta, il dolce l'anno seguente.Insomma, il carnevale a New Orleans è tutto da vivere, lasciandosi andare, almeno per un giorno, e pensando a divertirsi, collezionando tutti i gadget brandizzati possibili, comprese le patatine alla sour cream.
Carnevale a New Orleans: il Mardi Gras Indiano
Tra le varie sfilate del carnevale a New Orleans, va ricordato anche il Mardi Gras Indiano, che vede le varie tribù indiane omaggiare gli antichi progenitori con costumi fastosi, balli, danze e rituali. Finti combattimenti tra le tribù richiamano le antiche guerre, per ricordare una pagina di storia che, negli Stati Uniti, è più viva che mai.Foto: James Cage/Flickr |
Ma quanto è affascinante il carnevale di New Orleans? Mi piacerebbe da impazzire poter assistere prima o poi
RispondiEliminaMa sai che non avevo idea dell'esistenza del carnevale di New Orleans?! Forse mi devo vergognare dato che hai scritto che è davvero famosissimo!
RispondiEliminaDev'essere un'esperienza meravigliosa assistere a questo carnevale! Devo ammettere che anche io mi farei tentare dal topless in quest'occasione nonostante sia abbastanza pudica ;)
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