Ieri abbiamo voluto inaugurare la stagione primaverile con un tour serale di Torino che intriga e addolcisce il palato: il Ciocco Turin Tour, che ti porta alla scoperta non solo di angoli inediti della città, ma anche e soprattutto con dolci assaggi.
Ciocco Turin Tour: alla scoperta di una Torino da assaporare
Turin Tour ci ha invitate a prendere parte ad uno dei suoi cavalli di battaglia, passeggiando sotto i portici e curiosando le vetrine dei più famosi caffè storici, ascoltando storie che profumano di altri tempi e immaginando spaccati di vita vissuti nelle sale da tè delle regge torinesi. Il tutto con le dita che profumano di cioccolato che ci è stato offerto mentre ascoltavamo i vari aneddoti.
Due ore per le vie del centro, a (ri)scoprire quei dettagli della città a cui, nella vita di tutti i giorni, o durante una toccata e fuga nella prima capitale d'Italia, non fai caso, e a conoscere i segreti dei dolci più famosi, che solitamente mangi, ma di cui, molto spesso, non conosci la storia.
Patrizia, Chiara, Federica, Carlo e Francesca (chiunque di loro faccia il tour) ti sanno incantare fin da subito, lì, davanti ai cancelli di Palazzo Reale, mentre ti elencano i vari cioccolatini: gianduiotti, cremini, praline, cri cri, cioccolate calde, ganaches, cialdine, tartufi, baci. La lista sembra non aver fine, così come infinita sembra la tua voglia di assaggiarne almeno uno, di quel che, per le Madame torinesi, era la merenda.
Ecco, a quel punto del tour, dopo i primi neanche 15 minuti, te ne sei già innamorato. Mentre la tua mente vaga tra le sale di Palazzo Reale e Palazzo Carignano, il sapore di cioccolato diventa sempre più reale, e finalmente hai il primo assaggio di quello che sarà un percorso culinario estasiante. Al terzo ti viene da dire basta, ma riesci a resistere fino all'ultimo, al gianduiotto, che essendo incartato magari non mangi e ti porti a casa come dolce ricordo di una serata d'altri tempi.
Due ore per le vie del centro, a (ri)scoprire quei dettagli della città a cui, nella vita di tutti i giorni, o durante una toccata e fuga nella prima capitale d'Italia, non fai caso, e a conoscere i segreti dei dolci più famosi, che solitamente mangi, ma di cui, molto spesso, non conosci la storia.
Patrizia, Chiara, Federica, Carlo e Francesca (chiunque di loro faccia il tour) ti sanno incantare fin da subito, lì, davanti ai cancelli di Palazzo Reale, mentre ti elencano i vari cioccolatini: gianduiotti, cremini, praline, cri cri, cioccolate calde, ganaches, cialdine, tartufi, baci. La lista sembra non aver fine, così come infinita sembra la tua voglia di assaggiarne almeno uno, di quel che, per le Madame torinesi, era la merenda.
Ecco, a quel punto del tour, dopo i primi neanche 15 minuti, te ne sei già innamorato. Mentre la tua mente vaga tra le sale di Palazzo Reale e Palazzo Carignano, il sapore di cioccolato diventa sempre più reale, e finalmente hai il primo assaggio di quello che sarà un percorso culinario estasiante. Al terzo ti viene da dire basta, ma riesci a resistere fino all'ultimo, al gianduiotto, che essendo incartato magari non mangi e ti porti a casa come dolce ricordo di una serata d'altri tempi.
Ciocco Turin Tour: la curiosa forma dei baci di dama
Storie, da raccontare durante il Ciocco Turin Tour, ce ne sarebbero molte, tanto che non basterebbero le due ore di tour. Ognuna è particolare, alcune, guardando i dolci, ti fanno pensare: "È vero!", altre richiamano figure importanti della storia della capitale sabauda, tra cui i baci di dama, i biscottini piemontesi che hanno conquistato Vittorio Emanuele II. Buongustaio e amante delle donne, nel 1852 decise che voleva assaggiare qualcosa di nuovo, che richiamasse la sua passione. Ed eccolo accontentato, con un dolce composto da due friabili biscotti al burro con il mezzo uno strato di cioccolato, che, guardato di profilo, assomiglia alle labbra di una ragazza intenta a dare un bacio.
Ciocco Turin Tour: la romantica storia dei cri cri
Anche la storia dei cri cri, che noi piemontesi solitamente mangiamo nelle feste natalizie, incanta chi non conosce questi cioccolatini dall'aspetto di una caramella. Secondo la leggenda, verso la fine dell'Ottocento uno studente universitario - non a caso il il tour qui fa tappa davanti al Rettorato dell'Università degli Studi di Torino -, tale Paolo, era fidanzato con Cristina, una "piemontesina bella" (proprio come quella dell'omonima canzone popolare). Cri, come la chiamava lui, cuciva gli abiti delle signore dell'alta società, e abitava nei pressi di una pasticceria. Prima di andarla a trovare, passava sempre da lì a prenderle i suoi cioccolatini preferiti. Con il cuore di nocciola, la ciccia di cioccolato, le praline di zucchero e quell'incarto colorato con le frange, non avevano un nome, perché il pasticcere non riusciva a trovarne uno adeguato. La commessa, che aveva visto crescere il loro amore giorno dopo giorno, dopo un po', non appena lo vedeva entrare, sapendo che i dolci erano per Cristina, gli chiedeva: "Cri?", come per dire "vuoi i cioccolatini per Cristina?" , e lui, con l'aria felice, rispondeva: "Cri!". Da lì il pasticcere decise di ribattezzare queste dolci con il nome di Cri Cri.
Ciocco Turin Tour: le bignole, i dolci dei miei nonni
Alle bignole (dall'italiano bigné che richiama il francese beignet) noi ci siamo letteralmente sciolte. Quando ero bambina, quelli erano i dolci della festa, quelli che nonna mandava a prendere all'ultimo quando sapevo che andavo a pranzo da lei, quelli che mi hanno fatto tanto impazzire, con quella glassa colorata. Quelle piccole paste tondeggianti ripiene di crema pasticcera e ricoperte di glassa colorata (ad ogni colore corrisponde un gusto, e i miei preferiti rimangono pistacchio e cioccolato) non mancavano mai nei salotti reali, né nei caffè storici del centro, e continuano a sorprendere i turisti per la loro forma mignon, da cui deriva il loro soprannome. Perché non venivano fatte più grandi? Semplice: i nobili non potevano di certo permettersi, specie in pubblico, di farsi vedere mentre masticavano. Vuoi mettere la marchesa a impiastricciarsi con la ricotta di un cannolo siciliano? Non sia mai. Serviva qualcosa di riservato e che desse poco nell'occhio, visto che spesso e volentieri da fuori i locali, si curiosava all'interno delle sontuose sale da tè.
E l'abbiamo fatto anche noi, mentre le nostre guide ci hanno incantato con la lettura della poesia "Le golose" di Guido Gozzano. E le abbiamo immaginate lì, le signore e signorine dalle "pupille ghiotte" con le dita elegantemente guantate, sedute al Caffè Baratti, che tra gli "aromi acuti di creme, di velluti, ritornano bambine".
Ciocco Turin Tour: le prossime date del tour
Questo è solo un assaggio di quello che è il Ciocco Turin Tour. Trovi tutti i prossimi appuntamenti QUI, quindi save the date e approfitta di un sabato sera primaverile o estivo per perderti tra i racconti della Torino della Belle Epoque, così raggiante, elegante e raffinata. Proprio come i dolci che puoi assaggiare durante la passeggiata.
Sono una grande amante di dolcibe di cioccolato direi che siamo a posto!
RispondiEliminaSono golossisima, amo fare i dolci e anche mangiarli. Questo é un tour che farei più che volentieri
RispondiEliminaAdoro questi tour e poi Io sono di Torino, come fare a non amarla!
RispondiEliminaSicuramente un toro che piacerà a molti di noi visto che si tratta di cioccolato è la tua recensione mi ha fatto venire voglia di visitare Torino e di conseguenza far parte di questo tour
RispondiEliminaSe mi capita d visitare Torino lo fare con piacere questo tour io amo la cioccolata in tutte le sue forme
RispondiEliminaDa amante del cioccolato devo assolutamente visitare Torino!!
RispondiEliminaMamma mia quanto adoro il cioccolato, vorrei fare anch'io questo tour e visitare Torino ^^
RispondiEliminaMa dai non sapevo che il bacio di dama prendesse il nome da quello! In effetti ci potevo arrivare :P Pensa che è il mio biscotto preferito!
RispondiEliminaDa grande golosona che sono...son rimasta affascinata da questo articolo!!!
RispondiEliminaNon ho mai visitato Torino, seppur so che è una città magnifica, ma se dovessi farci un salto...mi piacerebbe partecipare al Tour del cioccolato...sarebbe fantastico!!
Mi hai aperto gli occhi e anche il palato...una voragine direi. Amo Torino e non conoscevo questo tour, credo proprio che mi organizzerò per prender parte ad una tappa, è magnifica come esperienza
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