Spostarsi con il pullman in Bosnia Erzegovina è davvero molto semplice, anche se all'inizio può sembrare complicato, se non sai come funziona. Quando da Mostar sono partita per Sarajevo, ho preso il bus, sapendo che ci avrebbe messo 2 ore e mezza per percorrere 124 km, secondo Google Maps.
Dovendo poi anche tornare indietro, ho fatto il biglietto di andata e ritorno alla stazione. È una specie di scontrino formato da 3 parti, che NON vanno assolutamente staccate. La prima, più grande, è il biglietto vero e proprio, le altre due le ricevute che vengono staccate dal controllore una all'andata e una al ritorno. Basta che gli consegni tutto con un sorriso, mentre gli dici: "Hvála".
Il biglietto ha validità di un mese, perché è aperto, quindi il ritorno va fatto entro 30 giorni dalla data indicata. Un modo utile per risparmiare, considerando che, ad esempio, una singola corsa Mostar-Sarajevo costa 20KM (10€), mentre l'A/R 30km (15€). Son pur sempre 5€ risparmiati, e anche se non sai quando vuoi tornare, hai pur sempre un massimo di 4 settimane di tempo.
Il giorno del ritorno- nel mio caso oggi- devi andare alla stazione e prenotare la corsa. Esibendo semplicemente la ricevuta allo sportello, l'addetto scrive a penna la data e l'ora del pullman che prendi-nel mio caso 28 luglio, ore 12.30-e ti dà un secondo biglietto, che riguarda la prenotazione del posto sul pullman. Che ovviamente va pagata, e sono 2KM (1€). Senza quella non puoi salire, perché sulla parte posteriore c'è un codice a barre da passare ai tornelli, come per la tessera magnetica della metro in Italia.
A questo punto non ti resta che trovare il tuo peron, il terminal del tuo bus, per prepararti a salire. Nel caso tu abbia una valigia, devi metterla nel bagagliaio, pagando- te pareva- 2KM (1€). Una volta a bordo, anche se sul biglietto è indicato il posto, puoi sederti dove vuoi, e metterti comodo, aspettando che il controllore passi per strappare anche la terza e ultima parte del biglietto principale.
L'andata l'ho fatta tutta dormendo in pratica, 2 ore e mezza tirate, anche perché la notte prima è stata parecchio movimentata, causa problemi di acqua che non usciva dalla doccia,e prese elettriche che creavano problemi, non facendomi ricaricare né il tablet, né il cellulare. E la mia collega che giustamente bestemmiava perché doveva asciugarsi i capelli. Il ritorno, invece, complice anche quel caffé che ci ha svegliate per bene, è stato un susseguirsi di paesaggi interessanti, dalle campagne alle piccole città , tra cui Konjic, (in bosniaco si pronuncia Kogniz), paese in cui i pullman della linea Mostar-Sarajevo si fermano per circa una 20ina di minuti, e tutti- autisti compresi- scendono per andare a prendere da bere da Konzum. Fermata intelligente, quella davanti al supermercato.
ORARI DEI PULLMAN DA E VERSO MOSTAR:
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