L'amore è il viaggio più bello



Amo viaggiare, da sempre. Avevo 12 anni quando ho fatto la prima vacanza senza genitori, ed è stata un'esperienza talmente bella che non ho più saputo smettere. Sono passati 12 anni, e mi rendo sempre più conto che questo magico rapporto tra me e il viaggiare è solido e molto forte, ed è l'unica relazione stabile che mi rende davvero felice. Non potrei vivere, senza la mia libertà.

Alcune delle mie storie sono finite ed altre non sono mai nate proprio perché non riesco stare più di un mese senza programmare almeno un weekend, una due giorni che io chiamo "toccata e fuga", per girare, scovare nuovi angoli sconosciuti e venire a contatto con realtà locali diverse dalla mia.

Poi mi sono innamorata, per davvero. E per non dover scegliere, ho fatto una cosa che non ripeterò mai più: gli ho regalato un biglietto aereo, per farlo partire con me, per quello che sarebbe stato il viaggio più bello, l'amore. Pensavo che avere il mio uomo nella mia città preferita sarebbe stato il top del top, ed effettivamente è stato così, altrimenti non gli avrei mai detto di sì quando mi ha chiesto di sposarlo. (Sorvoliamo sui modi imbarazzanti, che sono sì belli da vedere nei film, ma posso assicurare che tremendamente fuori luogo dal vivo. Buona parte della gente presente a Times Square a Capodanno ha immortalato il mio primo, unico e ultimo "sì").


Non era destino. Non era congiunzione astrale. Era amore. Quell'amore per cui avrei smesso di viaggiare e avrei imparato a stabilirmi in una città che non mi apparteneva, ma che sarebbe stata la nostra città. Ancora più bella di New York e ancora più casa di Saluzzo.

Io ho amato così, in modo violento, profondo, vero, senza sapermi accontentare, volendo ogni giorno qualcosa in più, qualcosa di grande, di bello e di sostanziale. Qualcosa che potesse dare forma al nostro futuro, che potesse creare le basi per una vita insieme e che non mi avrebbe fatto rimpiangere la mia rinuncia ai viaggi. Qualcosa che sarebbe stato il nostro amore quotidiano.

Qualcosa che non ho potuto avere, e di cui ho saputo farmene una ragione. Sono andata avanti, facendo l'unica cosa possibile: prenotare un nuovo biglietto, di sola andata però. Mi sono realizzata e sono felice, non ho rimpianti, e cerco di non pensare a "come sarebbe stato se". Farebbe solo male, e non cambierebbe il passato. L'unica cosa che posso dire, dopo 18 anni in giro per il mondo, è che il viaggio più bello è l'amore. E anche se lui era the man, non era my man.


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