Il mio sabato sera si conclude in bellezza, con l'invito ad un workshop per travel blogger a Torino. Lo organizza Freeda feel free around, una start up che vuole realizzare la città di Torino a misura di donna. Una figata, insomma, e per farlo sta raccogliendo informazioni sulla mobilità di noi ladies e sul benessere percepito nei vari contesti urbani.
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Freeda, di cui al momento so poco niente, ma che conoscerò appunto tra qualche giorno, sta infatti raccogliendo sulla mappa trovi segnate le aree più sicure e quelle più a rischio, secondo un semaforo che te ne indica la sicurezza.
Nel caso della zona dove abito io, non posso che essere d'accordo, purtroppo. A 31 anni non sentirmi sicura di tornare a casa verso una determinata ora, è impensabile. Uno sguardo sbagliato, un vestito troppo corto, la non risposta ad un apprezzamento, e rischi di essere inseguita fin sotto il portone di casa, continuando ad essere importunata. E purtroppo questo è quanto blocca le ragazze a viaggiare da sole, perché se hanno paura a casa loro, figuriamoci nella città che visitano per la prima volta. Ed è così sbagliato, continuo a ripeterlo a chi mi invidia per il coraggio di girare il mondo all by myself.
Non rinuncio a viaggiare solo perché non trovo chi mi accompagna: ognuno ha le sue esigenze e i suoi impegni, è ovvio, ma non per questo la mia passione, nonché il mio lavoro, devono venir meno. Il mio compagno è spesso rimasto a casa mentre io collezionavo timbri sul passaporto, e non mi ha mai fatto pesare nulla, com'è giusto che sia. La complicità che ci unisce ogni volta che torno e che gli racconto com'è andata è una sicurezza per la nostra storia, e la fiducia è una dei valori su cui si basa il nostro rapporto, che è anche poi ovviamente fatto di weekend in giro per l'Italia e toccate e fughe sparse per l'Europa. D'altronde, lavoriamo entrambi per dei tour operator, sarebbe grave se non ci spostassimo mai!
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Freeda l'ho scoperto casualmente, dal profilo Instagram di Elisa, un'amica anche lei travel blogger, aka Serendipitsite, e mi è subito piaciuta l'idea! Sarà che sono una femminista incallita, e che i post sull'emancipazione mi hanno colpito, perché sono gli stessi che usiamo noi di Girl Rising! Poi la mappatura della città con segnati i luoghi delle donne del '900 è simile a un progetto a cui avevo preso parte anni fa, Women On The Map, ed è bello vedere che cultura, storia e sociale possono regalare tante curiosità e informazioni utili a chi viaggia.
Non vedo l'ora di conoscere personalmente Freeda il 27, sento già che andremo molto d'accordo...
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Non vedo l'ora di conoscere personalmente Freeda il 27, sento già che andremo molto d'accordo...
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